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CONSIGLIO COMUNALE, COSÌ NON VA!

Ieri sera, in occasione del Consiglio Comunale a Desenzano, si è verificata l'ennesima pagina triste per la nostra città.


Come accaduto altre volte, troppe volte in questi ultimi 5 anni, il presidente del Consiglio ha deciso di non presentarsi, avvisando solo pochi minuti prima dell'inizio della seduta. In queste condizioni la maggioranza ha bisogno di tutti i suoi componenti per garantire il numero minimo necessario al regolare svolgimento del consiglio, cosa che ieri sera è stata possibile in extremis solamente richiamando due consiglieri altrimenti assenti per ragioni di salute. Circostanza che ha sollevato non poche polemiche, trovandoci in una situazione di emergenza sanitaria e di rischio contagio in aumento, chi presenta sintomi compatibili con il COVID non dovrebbe partecipare a questo tipo di situazioni, per non mettere a rischio le altre persone presenti.


Ma la cosa che riteniamo più grave per la nostra città è la circostanza per cui, come più volte accaduto, la discussione e l'approvazione di temi importantissimi venga messa a rischio dalle scelte sconsiderate del presidente del Consiglio Comunale che convoca le sedute e poi non si presenta, o abbandona l'aula durante lo svolgimento. Non è accettabile, l'abbiamo detto e ribadito più volte, che il funzionamento della struttura comunale di una città di quasi 30000 abitanti, con oltre 50 milioni di euro di valore di bilancio, più di 200 dipendenti pubblici, alcuni milioni di euro di opere pubbliche, siano perennemente ostaggio delle guerre interne ad una maggioranza che non ha più i numeri per reggersi sulle proprie gambe, e ad ogni appuntamento in Consiglio non sà con certezza se riuscirà ad arrivare in fondo alla seduta e all'approvazione dei vari punti.


In tutti questi mesi la maggioranza e il sindaco non hanno mai avuto la forza e il coraggio di destituire il presidente dalla sua carica, gesto che, pur non risolvendo i problemi legati ai numeri e alla maggioranza in Consiglio, avrebbe almeno restituito dignità e credibilità ad una assemblea che rappresenta tutti i cittadini ma che in questi anni è stata maltrattata e svilita da atteggiamenti e comportamenti completamente estranei al normale svolgimento della attività democratica.


Chiediamo, per l'ennesima volta, che la maggioranza dia un segnale di vita, sfiduciando un presidente palesemente non più in condizione di svolgere adeguatamente questo ruolo, altrimenti prepariamoci ad altri 6 mesi di guerre interne che di certo non servono alla città e ai cittadini in un momento delicato come quello che stiamo attraversando.




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